martedì 2 febbraio 2010

Operazione verità 2010 n. 14

Piovono polpette
da: Byoblu


Il Popolo di Israele marciò nel deserto per 40 anni. Per loro scese la manna dal cielo, il pane degli angeli simile a fine cristallo, a fiocchi di brina gelata, al coriandolo bianco e a una frittella di miele.
Il Popolo italiano sta marciando da 40 anni nel deserto dell'informazione televisiva. Per lui cadono pesanti balle dal cielo, polpette avvelenate, notizie drogate e massicce quantità di compresse soporifere.

C'è qualcosa di peggio dell'essere semplicemente ignoranti. Un ignorante può sempre imparare, ma è quando credi di sapere, e non sai di conoscere una realtà inventata, è lì che cadi in completa balia del grande produttore cinematografico, della Hollywood più spettacolare e fantasiosa che sia mai esistita, quella che realizza gli effetti speciali più pervasivi e convincenti, a tal punto che l'illusione più grande diviene per i nostri sensi una quotidiana e tangibile realtà.

Prendete la Giustizia, per esempio. Ogni giorno i telegiornali confezionano reportage di ordinaria disfunzionalità, lanciando milioni di invitanti polpettine avvelenate, mattoncini lego componibili secondo un'unica disposizione possibile, a formare il quadro di una magistratura italiana fallimentare, quasi criminosa nella sua condizione di casta panciuta, oziosa e inefficiente.
Eppure basta non mangiarne, basta recarsi al punto di consegna convenuto, ove cadono gli aiuti umanitari lanciati dalla blogosfera partigiana, per scoprire quanto fragile sia il tendone da circo, il bozzolo tessuto dagli aracnidi sentinella oltre il quale, sotto a un cielo terso e solcato da soffici bianche scialuppe, scorrono ruscelli di acqua pulita e crescono frutta e verdura autentiche e genuine.

La realtà è quella mostrata dal blog nel post "I veri numeri della giustizia": la nostra magistratura si trova ai primissimi posti nei paesi membri dell'Unione Europea, per numero di processi entranti e numero di processi evasi. Nè siamo il paese che spende di più per la giustizia - tutt'altro - sul reddito pro capite, nè sul Pil pro capite, e neppure abbiamo troppi giudici, perché al contrario siamo tra i più poveri in quanto a magistrati professionisti ogni 100mila abitanti. Siamo ancora più competitivi circa i magistrati non professionisti, e non ci batte quasi nessuno sulla numerosità del personale non giudicante.

[Consulta l'articolo:
I veri numeri della giustizia]


... e guarda


Intervista a Bruno Tinti, ex magistrato,
editorialista de Il Fatto Quotidiano



Fermiamo questa pioggia di polpette andate a male, costruiamo parchi dove l'informazione, una specie in via di estinzione, possa vivere protetta e tornare a scorazzare libera nei salotti delle nostre case. Respingiamo i cacciatori che vogliono appenderla come un trofeo nelle aule di palazzo, iscriviamoci e diffondiamo l'evento mediatico


Dopo 40 anni, è giunto il momento
anche per noi di reclamare
la nostra terra promessa.