mercoledì 29 aprile 2009

30 aprile... Che pippa!

Nasce il PDL a Santa Marinella e Santa Severa


Si tiene oggi 30 Aprile alle ore 18,00 presso la Sala Flaminia Odescalchi, il battesimo del nuovo partito di centrodestra nel panorama italiano e cittadino di Santa Marinella. Quello che verrà sarà la sintesi di forze di governo e civili che hanno voluto aderire al partito che sancisce la fusione tra An e Forza Italia e altri partiti di centro-destra. C'è entusiasmo anche tra le fila dei politici cittadini che hanno dato la loro adesione al nuovo soggetto politico, visto da tutti come un momento di aggregazione e confronto politico che darà nuovo slancio all'azione di governo. Ottimista ed entusiasta lo stesso sindaco Bacheca, che si appresta ad inaugurare la stagione del PDL a Santa Marinella. "Dopo l’incontro di oggi, dichiara il primo cittadino, data di inizio ufficiale delle operazioni in nome e per conto del PDL, si terranno convegni e congressi per definire, come in tutta Italia, quadri dirigenti e direttivi. L'occasione sarà unica per confrontarsi ed eventualmente dipanare dubbi e limare spigolature che , inevitabilmente, possono presentarsi all'inizio di ogni civile e condivisa convivenza. Agli amici di Forza Italia e delle altre realtà civili che vorranno affiancarci in questa avventura, dico di spendersi con volontà, di esporre idee e proposte, assicurandoli che tutto ciò che contribuirà a far crescere il PDL a Santa Marinella apporterà nel contempo benefici all'azione di governo, per la quale sosterremo le idee migliori.
Agli stessi amici voglio dire di pazientare e di comprendere, se ci saranno, gli iniziali momenti di "rodaggio". Per iniziare bene occorre comunque fare un primo passo, già da oggi avremo tracciato insieme una nuova strada."


LOL LOL







sabato 25 aprile 2009

25 aprile... Che zuppa!

fascismo, afascismo, antifascismo, anti-antifascismo.


Noi festegeremo il 25 aprile quando ci saremo "liberati" da tutta questa mondezza.
A proposito di libertà... Lo scorso anno sono state raccolte circa 1 milione di firme per indire un referendum contro la casta partitocratica.
Che fine hanno fatto?

mercoledì 22 aprile 2009

Appello alle mafie: finanziate Giuliani!

Appello alle mafie: finanziate Giuliani!



Facciamo un appello ai delinquenti. Donate lo 0,004% del vostro fatturato. La possibilità di prevedere un sisma non metterà in pericolo il vostro business: le case cadranno lo stesso, tanto le ricostruirete peggio di prima, e potrete ricostruirle ancora, ed ancora... All'infinito!
Tutto quello che rischiate è di salvare qualche vita umana. Pubblicità gratuita per quando sarà evidente che lo stato siete voi, e la riorganizzazione dei vertici della criminalità organizzata smetterà di chiamarsi campagna elettorale.
Potrete anche continuare a tenervi tutti i soldi investiti nell'attuale sistema di prevenzione dei terremoti. Chi ha in mano il business dei sismografi potrà continuare a venderli indisturbato. Istituti ed Enti preposti resteranno in piedi e le sue alte cariche potranno continuare a fare passarella nelle trasmissioni televisive, sulle copertine delle riviste e ai convegni scientifici.

Tutto quello che vi chiediamo è di restare vivi.
Noi vogliamo solo vivere, grazie.



Giuliani: come prevedo i terremoti from Claudio Messora on Vimeo.


L'Abruzzo agli abruzzesi!




La televisione dice solo due cose: quelle che fanno audience e quelle che non fanno dispiacere a chi paga. La rete, invece, dice quello che gli pare.
Alla prima categoria appartengono i microfoni puntati come fucili sui volti dei condannati a morte di chi ha appena perso tutto. L'interrogatorio ha contenuti profondi. Il tempo per rispondere è quello di un quiz televisivo: "Tutto questo le ha cambiato la vita?, "Mi scusi, perchè dorme in macchina?". La differenza tra un TG e Carramba che sorpresa si fa sempre più sottile. Bisogna emozionare, e siccome abbiamo perso il contatto con la realtà, anche l'emozione deve essere riprodotta in serie, deve essere somministrata. Una lacrima è la più potente alleata dello share. Se il terremoto potesse avere una bandiera, sopra vi sarebbe indelebilmente impressa l'immagine di Bruno Vespa che fruga tra le macerie, come un cane randagio. E quando finalmente trova la sua ciotola, un orsacchioto di peluche, annuncia trionfante: "Non c'è terremoto in cui non si trovino cose di questo genere. Cose così dolorose, sempre.". Forse intendeva dire: non c'è tragedia senza commercianti privi di scrupoli che mercificano il dolore, allestendo bancarelle dove piccole sofferenze in serie vengono vendute come souvenir ai turisti delle sciagure.

LEGGI TUTTO...

domenica 19 aprile 2009

E' questo il significato di essere "PSICONANO"

I morti abruzzesi ed i loro parenti non hanno diritto a chiedere giustizia!
Dopo essere morti per la sabbia marina nel cemento (assai lucrosa > raddoppio del guadagno per i costruttori e modo di far uscire le mazzette per i politici e per i mafiosi), ora altra sabbia per seppellire le responsabilità... e la memoria!


Ecco le parole del capo del governo del popolo della libertà (di morire):

"Per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute".

E' l'ennesimo attacco del presidente del Consiglio ai media e alla magistratura, e in particolare a chi dopo il terremoto sta mettendo in luce le tante zone d'ombra del sistema edilizio abruzzese. Più di una semplice tirata d'orecchie, poco meno di una censura, dunque, tanto che il premier si spinge a un vero e proprio "invito" alla stampa:

"Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno, ma per favore non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste".
"Quando ci sono questi eventi - insiste dall'Aquila il Cavaliere - c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna. E poi, per indicare responsabilità ci devono essere prove consistenti".
"A me sembra inverosimile - continua il presidente del Consiglio - un costruttore che costruisce su una zona sismica e risparmia sul ferro e sul cemento può essere solo un pazzo o un delinquente". E comunque - conclude - se ci sono state responsabilità nei controlli non sono della mia parte politica, in quanto negli anni passati questa regione e questa provincia sono state amministrate dalla sinistra".

Traduciamo:
Non c'è bisogno di inchieste. I responsabili li ho già trovati io e sono i pazzi, i delinquenti e, come al solito, quelli di sinistra"

Allora abbiamo chiesto allo psiconano: "Chi sono i pazzi, chi i delinquenti e chi quelli di sinistra?"

Psiconano: "I pazzi sono quelli che non credono alle mie parole più volte ripetute dalla televisione. I delinquenti, molto probabilmente sono extracomunitari. Penso semplicemente a tutti quei manovali che chissà da dove vengono... Mi viene da pensare che potrebbero benissimo essere stati loro a scambiare il tipo di sabbia e magari averla rubata insieme ai tondini di ferro! Quelli di sinistra sono quelli che danno retta a Santoro, Di Pietro, la Gabanelli, Travaglio, Grillo e quello che resta della sinistra radicale che abbiamo annientato nelle ultime elezioni! CRIBBIO!!!"

venerdì 17 aprile 2009

Cordoglio per la scomparsa di un "vecchio giovane"

Giano Accame ha attraversato il bosco


Giano Accame, 80 anni, è deceduto mercoledì a Roma, ma la notizia della morte è stata data solo ieri dal figlio Niccolò. Giano Accame era nato a Stoccarda il 30 luglio 1928. La camera ardente è stata allestita presso la sua casa-studio in Lungotevere dei Mellini 10.
I funerali si terranno domani alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria della Consolazione al Foro Romano.

...........

L'attraversamento del bosco, metafora jungeriana alla quale Accame era particolarmente affezionato, gli ha fatto incontrare i suoi simili e coloro che erano profondamente diversi da lui. Con tutti è riuscito, in sessant'anni di attività intellettuale e politica, a stabilire un dialogo che superasse le lacerazioni proprie della modernità fino a trovare sintonie quasi irreali in un modo dominato dalle apparenze.
È stato così che s'è imposto, nonostante le diffidenze dominanti, all'ammirazione di coloro che non ha mai reputato nemici e neppure avversari, ma soltanto di opinioni dissimili dalle sue.


A 16 anni si arruolò con i "giovani di Salò" nella marina militare della Repubblica sociale italiana e fu dirigente del Movimento Sociale italiano fino al ’68, quando decise di uscirne dopo la presa di posizione del partito contro la contestazione giovanile.


Fu direttore del Secolo d’Italia, collaboratore principe delle pagine culturali del Giornale negli anni caldi della discesa in campo di Berlusconi, evitò saggiamente candidature alla Camera e al Senato, guardò alla nascita di Alleanza nazionale e alla svolta di Fiuggi con realismo, unico modo trovato per uscire dal Novecento delle ideologie e delle contrapposizioni.
Criticò l’eccesso di enfasi, le abiure maldestre e le abiure in malafede, ma era consapevole che la fine delle ideologie imponeva nuovi schieramenti, alleanze, prospettive.
La sua apertura internazionale, non confliggeva con la disperata ricerca di un orgoglio nazionale. Accame era, sotto questo aspetto, un degno erede di Mario Missiroli, il Missiroli che nel primo Novecento aveva introdotto Sorel in Italia, cercato di spiegare la laicità dello Stato a papa Pio X e a papa Benedetto XV, il fascismo a Mussolini e il socialismo a Turati, il Missiroli convinto che la grandezza e la dannazione dell’Italia stessero nel pensare più in grande di quello che la sua taglia di «nazione media», per non dire «piccola», le poteva consentire.
Giornalista economico, prima al Fiorino, poi a Italia oggi, la conoscenza delle leggi dell’economia non si tramutò mai in lui in feticcio liberista, in adorazione del libero mercato. Glielo impediva la profonda conoscenza di Pound e dei grandi eretici del capitalismo come Ferdinando Ritter, ma ancora più una vena poetica e solidaristica che vedeva nell’economico non un corpo separato, ma una delle funzioni di ogni retta società umana, al servizio della politica e non forza a sé.
Come spesso accade alle persone che hanno un carattere, delle idee e dei princìpi, rimase a lungo ai margini della nuova Italia intellettuale che era nata dalla rovina del fascismo e della sconfitta, ma si vide tenuto in sospetto e in dispetto da tutto quel mondo di destra reducistico che di quella rovina e di quella sconfitta aveva fatto la propria ragion d’essere.
Proprio perché a disagio in un Paese troppo amato e dal quale non ha avuto quello che il suo ingegno avrebbe meritato, Accame ha attraversato il cinquantennio postbellico con la dignità di quella frase di Guglielmo il Taciturno: «Non occorre riuscire per perseverare, né sperare per intraprendere».

Con lui se ne va un italiano che non fu mai né arci né anti, atteggiamenti che facevano a pugni con la sua sobrietà di ligure. Per tutta la vita ha cercato di essere fedele a quella immagine di ragazzo quindicenne che, nel giorno della sconfitta, resta dalla parte di chi ha perduto. È morto in armonia con sé stesso. (
Stenio Solinas)


Due sue celebri citazioni:

"L'anticonformismo e l'opinione comune di solito sono in conflitto. L'anticonformista è proprio contro l'opinione comune. Però ci può essere una forma di anticonformismo del conformismo, nel senso che spesso gli intellettuali ostentano forme di disprezzo del senso comune. E allora aderire al senso comune rappresenta in qualche modo una forma di anticonformismo. Il coraggio di pensarla un po' come tutti, perché questo tipo di pensiero viene snobbato". Acceme ha sempre lavorato - come scrive il suo collega di studi universitari Giorgio Galli - "per far uscire la destra dal lungo letargo".

« La politica deve usare argomenti accessibili al grande pubblico, quindi argomenti ormai banalizzati. Mentre il compito dell'intellettuale è quello di spingersi oltre, di dire delle novità; il compito più difficile, insomma. Ma la normalità non è la vera rivoluzione. La vera rivoluzione è il cambiamento »

Infine ci preme evidenziare il suo intelligente contributo ad un tema attuale già da noi trattato, ovvero, la "decrescita felice", attraverso il suo forse ultimo articolo sul sito passarealbosco.it
che curava come direttore.

"Già da tempo è stato osservato che una crescita economica continua in un sistema non infinito, ma al contrario segnato da limiti, è una contraddizione della matematica. Ma è soprattutto un errore rispetto ai sempre più pressanti problemi di protezione ed equilibrio ambientale, tanto del genere umano e della vivibilità sulla Terra, quanto - e a maggior ragione, toccandoci più direttamente - per mantenere gli attuali livelli di diffuso benessere nei sistemi come il nostro socialmente avanzati. Sistemi che negli scorsi decenni ebbero il merito di assorbire nel ceto medio gran parte del proletariato; ma nei quali l’attuale modello di crescita non prospetta obiettivi di miglioramente per tutti e al contrario sta generando nuove povertà accanto a sempre più minoritarie e squilibrate ricchezze.
La crisi sta quindi ponendo come nuovo obiettivo politico la gestione non solo sdrammatizzata, ma necessaria, di una moderata e ben controllata decrescita, come del resto è già stato lucidamente indicato in anni recenti da politologi, sociologi e economisti, che rappresentano la nuova avanguardia."

giovedì 16 aprile 2009

E che siamo Pasquale noi?

La Boss(ol)i Tax

Dal blog di Beppe Grillo... e noi condividiamo!


Il Governo prevede l'una tantum per l'Abruzzo a carico dei contribuenti per circa 500 milioni. Il mancato accorpamento del referendum sulla legge elettorale con le elezioni europee ci costerà circa 460 milioni. Perché lo psiconano non chiede l'una tantum alla Lega, invece che agli italiani?
Boss(ol)i vuol fare fallire il referendum sulla nuova legge elettorale. Per questo non lo vuole lo stesso giorno delle europee. Affinché non sia raggiunto il quorum. Per impedire alla volontà popolare di pronunciarsi viene imposto un pizzo di 460MILIONIDIEURO. Pagare per non votare, mai successo prima. Di solito, dai tempi di Achille Lauro a Napoli con un paio di scarpe per voto, si pagava l'elettore per votare un candidato. Ora invece l'elettore paga (non richiesto) per non votare un referendum proposto attraverso le firme dei cittadini.
Questo referendum non mi appartiene. Non reintroduce la preferenza e non caccia i condannati dal Parlamento. Ma si deve tenere se ci consideriamo ancora una democrazia. Se la Lega ha delle buone ragioni da opporre al referendum, le esponga ai cittadini invece di boicottare il voto. Se non le ha, accetti il risultato delle urne. Maroni, la Zanna Bianca Padana, è uno studente che non vuole farsi interrogare dalla maestra e pretende il sei politico. I cittadini sono sovrani. La loro decisione può non piacere ai politici, ma deve essere accettata. Il referendum per una nuova legge elettorale va tenuto insieme alle europee e promosso, spiegato. Altrimenti è un furto di democrazia.
Boss(ol)i è stato condannato in via definitiva a otto mesi di reclusione per 200 milioni di lire di finanziamento illecito dalla maxitangente Enimont. Quale pena dovrebbe subire per il miliardo di lire che sottrae agli italiani?
Ho chiesto ad amici e parenti in cosa consistono i tre quesiti del referendum. Nessuno ha saputo rispondere. Omertà politica e dei media. Se non lo sanno è perché nessuno li informa. Molti non sapevano neppure che ci fosse un referendum.
Se vincesse il sì, il premio di maggioranza alla Camera e al Senato andrebbe al partito di maggioranza e la Lega sparirebbe. Inoltre verrebbero abrogate le candidature multiple ( o candidature civetta) e le liste dovrebbero ottenere il 4 % alla Camera e l' 8 % al Senato.
L'italiano mi sorprende sempre più. E' come il grande Totò quando prendeva gli schiaffoni e rideva, rideva. Chi lo gonfiava di botte pensava che fosse Pasquale, ma lui non era Pasquale e non gli importava.
Credo che se il contribuente dovesse pagare sia lo spostamento del referendum che l'una tantum, sarebbe legittimato allo sciopero fiscale. Noi ci chiamiamo tutti Pasquale

I quesiti del referendum.


... e per continuare



Ipocrisia terzomondista

Ipocrisia terzomondista

Dal blog di Antonio Di Pietro... noi condividiamo in pieno!



Siamo al paradosso: Santoro deve "riparare" alla trasmissione del 9 aprile, Vauro viene allontanato dal servizio pubblico per una vignetta. Parola di Mauro Masi, nuovo direttore generale della Rai, che ad interim suggerirei anche per Mediaset.

In questo Paese l'informazione sta regredendo a propaganda. Chi non si allinea è fuori, sia che si chiami Santoro piuttosto che Vauro, Travaglio, Guzzanti, Mentana, Fazio o Giuliani. In compenso le cariatidi della propaganda avanzano. Come se chiedessimo ad Emilio Fede di riparare a tutti i suoi telegiornali dal 1992, quando fu nominato lacchè televisivo di Silvio Berlusconi.

Come se chiedessimo a Mario Giordano, lacchè giornalistico di Silvio Berlusconi, di dedicare le prime pagine del quotidiano Il Giornale per i prossimi 10 anni alle denunce prese e alle smentite mai pubblicate per l'informazione spazzatura con cui avvelena i cittadini.

In questo Paese la maggior parte delle trasmissioni e degli articoli giornalistici sono volutamente proposti senza contradditorio o con un contraddittorio inesistente.

Le notizie dei TG sono tagliate, censurate, montate ad hoc per costruire continui spot politici. Gli articoli della carta stampata, quando costretti a riportare un'informazione plurima, ricorrono a titoli e fotografie comunque fuorvianti. L'informazione in questo Paese è quella di uno Stato terzomondista.

Al vignettista Vauro, di cui stimo la professionalità, faccio solo l'augurio che il provvedimento di Masi trovi concreta attuazione in modo da poter esprimere in completa libertà le sue ideeRete compresa. da altre parti,


martedì 14 aprile 2009

Le promesse, le vittime, le macerie


Niente miracoli a San Giuliano
di Gianluca Di Feo

La promessa di Berlusconi: in 24 mesi una città satellite a L'Aquila. Stessa promessa nel 2002 dopo il sisma in Molise. E non la mantenne

New L'Aquila: una città tutta nuova in 24 mesi, al massimo in 28. La promessa di Silvio Berlusconi nel giorno del dramma abruzzese ha il fascino degli effetti speciali. Il presidente del Consiglio la chiama «new town», termine britannico per indicare gli insediamenti satellite, ma che in italiano ha un grande modello concreto: Milano 2, la prima creatura del Cavaliere, l'inizio della sua epopea. Le frasi pronunciate dal premier a L'Aquila hanno però qualcosa di déjà vu: «Entro due anni gli abitanti riavranno le case». Ricordate? Era lo choc di San Giuliano, il paesino del Molise dove il 31 ottobre 2002 il terremoto si era accanito contro la scuola uccidendo 27 bambini e la loro insegnante. Tre giorni dopo la strage, il premier convocò una conferenza stampa (video): «Mi sono intrattenuto con degli amici architetti per mettere a punto un'ipotesi di progetto per la costruzione di una nuova San Giuliano».



Anche allora il disegno era quello della new town, la città satellite: «Un quartiere pieno di verde con la separazione completa delle automobili dai percorsi per i pedoni e per le biciclette. Un progetto che potrebbe portare in 24 mesi a consegnare agli abitanti di San Giuliano dei nuovi appartamenti funzionali, innovativi, costruiti secondo le nuove tecniche della domotica».

Non sembrava un'impresa difficile: nel paese colpito gli abitanti erano soltanto 1.163 e gli edifici poche centinaia. «Vorrei in questa occasione dare risposte con dei tempi assolutamente contenuti e certi», ribadì il premier. E tutto il governo mostrava ottimismo, come sottolineò il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu davanti al Parlamento: «Il presidente del Consiglio ha assicurato che entro 24 mesi il comune verrà riconsegnato alla completa e normale fruibilità degli abitanti».

Ma sette anni dopo, la ricostruzione di San Giuliano è ancora lontana dalla fine. E di domotica, ossia di edifici 'intelligenti' ad altissima tecnologia, non se n'è vista proprio. Persino per completare la nuova scuola - questo sì un istituto d'avanguardia, definito 'il più antisismico d'Italia' - di anni ce ne sono voluti quasi sei. Berlusconi ha fatto in tempo a finire il governo, lasciare la poltrona a Romano Prodi e tornare a Palazzo Chigi: è stato lui a presenziarne l'inaugurazione nello scorso settembre. Come è lontano quell'autunno del 2002 quando il premier volò a San Giuliano con il suo architetto di fiducia, quel Giancarlo Ragazzi che è stato uno dei progettisti di Milano 2 nel lontano 1970 e che dieci anni dopo aveva replicato l'opera con Milano 3 di Basiglio, altra new town del Biscione alla periferia del capoluogo lombardo. A dimostrazione del ruolo di progettista di corte, due anni fa Adriano Galliani spiegò a 'L'espresso' di avere nel cassetto un piano di Ragazzi per rifare anche lo stadio di San Siro. L'incarico al 'triplicatore di Milano' fu poi formalizzato dal sindaco molisano nel maggio 2003 assieme all'arrivo delle prime sovvenzioni statali: sei mesi erano già stati bruciati per definire la forma giuridica degli interventi.
A quella data, molte cose erano risorte grazie alla sottoscrizione popolare Un aiuto subito lanciata dal 'Corriere della sera' e Tg5: un complesso scolastico prefabbricato e 150 chalet del 'villaggio provvisorio'. Tutto realizzato in legno e considerato molto funzionale dagli abitanti. Le prime vere case sono state consegnate cinque anni dopo la scossa, quando 500 persone vivevano ancora nel villaggio provvisorio mentre un altro centinaio si era trasferito nei comuni vicini, meno danneggiati. Adesso si marcia verso il settimo anniversario e molte delle palazzine sono ancora un cantiere, con gli enti locali sul piede di guerra per ottenere altri contributi destinati alla 'ricostruzione pesante' del centro storico. Di soldi in realtà ne sono stati spesi tanti. Il Comune ha preventivato un costo di circa 250 milioni di euro. Nei primi cinque anni poco meno di 100 milioni sono andati per rifare le opere pubbliche e le infrastrutture, altri 70 per le case private. Il resto è oggetto del contendere tra sindaci, regioni e governo Berlusconi che nell'ultima Finanziaria ha decurtato le disponibilità. Ma sono in molti a parlare di sprechi nell'uso delle risorse. La Corte dei conti, per esempio, due anni fa ha aperto una istruttoria sulla Regione Molise che aveva ottenuto stanziamenti pari a 700 milioni.

(07 aprile 2009)

lunedì 13 aprile 2009

Berlusconi offre le sue case per i terremotati

mercoledì 8 aprile 2009

Pasqua di solidarietà

Ecco le prime iniziative di solidarietà


La sezione locale dell'Italia dei Valori ha deciso di tenere aperta la propria sede, in viale De Gasperi 30 C, fino al 16 aprile dalle 16.30 alle 20 per raccogliere offerte, che verranno devolute tramite banca a Italia dei Valori Regione Lazio con la causale: contributo terremoto Abruzzo 2009.
La Destra, invece, si propone come centro raccolta materiali. Questi i contatti telefonici: Luca Pitzalis 393.7045976 per Civitavecchia, Francesco Basta 349.5202960 per Cerveteri,
Alessio De Persio 339.5672736 per Santa Marinella
.

PER DONARE BENI DI PRIMA NECESSITA':
Generi alimentari a lunga conservazione
Coperte
Latte a lunga conservazione
Pannolini

Alessio, sul suo blog rivolge questo invito, al quale ci associamo:

"In questa settimana santa facciamo sentire la nostra solidarietà ai fratelli abruzzesi dimostrandogli che non li lasceremo mai soli".

Anche il circolo del Prc di Santa Marinella ha organizzato una raccolta di generi di prima necessità da distribuire alle popolazioni colpite dal terremoto. La raccolta avviene presso la sede del circolo in via Volta 1 tutti i giorni dalle 14 alle 20.
La consegna nelle zone colpite avverrà tramite la struttura nazionale del Prc. Il primo carico sarà consegnato dal circolo sabato sera. Il partito invita la cittadinanza a collaborare portando saponi, dentifrici, pannolini e tutto quanto riguarda la cura della persona. Per informazioni contattare Giulio 333.2287510 o Giuliano 320.8580194.


In questa Pasqua, segnata da troppe morti,
vi invitiamo a non aggiungere un'altra strage,
la solita!


lunedì 6 aprile 2009

Giuliani come Genchi

Non sono certo Fede e Vespa!



Uno a favore

TERREMOTO: AMBROSIO (INFN), GIULIANI HA RAGIONE SU GAS RADON

(AGI) - Roma, 6 apr. - Conosco bene Giuliani perche' ho lavorato quattro anni con lui. Negli ultimi tempi ci siamo scambiati dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon. Nei laboratori del Gran Sasso c'e' un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perche' il laboratorio e' attraversato da una faglia sismica: questa e' una cosa nota. Lo afferma Michelangelo Ambrosio, Dirigente Ricerca Infn (Istituto Fisica Nucleare) di Napoli, in una lettera all'associazione 'Giuseppe Dossetti' in cui nota "trascurare con superficialita' le applicazioni di nuove tecnologie solo perche' proposte da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione e' una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze".
Insomma, una conferma della teoria di previsione del terremoto di Giampaolo Giuliani. "Le tragiche sequenze di queste ore del terremoto in Abruzzo rendono piu' che mai attuali le indicazioni degli scienziati - si aggiunge nella nota - che compiono studi di vulcanologia come il Dott. Giuliani tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso". Quindi a supporto della tesi Giuliani c'e' l'intervento ora di Ambrosio dell'Infn di Napoli e del responsabile dell'Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell'Associazione, "Giuseppe Dossetti", Corrado Stillo. "Chiediamo che quanto prima si apra un serio dibattito sul perche' studi di previsione ricercatori italiani sulla possibile previsione di terremoti non sono presi in considerazione. Non e' l'ora delle polemiche ma e' opportuno che in un Paese sismico come il nostro - sostiene Stillo - gli studi sulle previsioni basate sull'emissione di gas radon siano valutate come avviene in altri Paesi, tra cui il Giappone, dove da tempo i dati sul radon vengono presi ed analizzati dagli esperti".


Uno contro

Inaf: Giuliani non laureato, solo un tecnico
Roma, 6 apr.
(Apcom) - Dubbi sull'inattendibilità delle dichiarazione di Giampaolo Giuliani, presunto ricercatore ai Laboratori Nazionale del Gran Sasso, sono cominciati a nascere già nel pomeriggio.
Le smentite sulle possibile previsioni dei sismi sono fioccat da tutte le parti: esperti, geologi, sismologi, vulcanologi non hanno fatto altro che ripetere quanto sia impossibile prevedere terremoti.
Al coro si è aggiunta anche la voce dell'Istituto Nazionale di Astrofisica Spaziale che in un comunicato diramato alla stampa prende le distanze da Giampaolo Giuliani. Nette e precise le parole della nota che non usa giri di parole. Prima di tutto ribadisce quale è la missione dell'Inaf: "L'Istituto Nazionale di Astrofisica - dice - ha come missione e scopo lo studio dei fenomeni che avvengono nello spazio e nell'universo e non di terremoti o altri fenomeni legati alla geofisica". In riferimento alle previsioni del sisma avvenuto questa notte in Abruzzo fatte da Gioacchino Giampaolo Giuliani, l'Istituto Nazionale di Astrofisica Spaziale prende le ulteriori distanze: "Il signor Gioacchino Giampaolo Giuliani è un collaboratore tecnico non laureato dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, che è una delle venti strutture INAF. Il signor Giuliani lavora, come collaboratore tecnico, presso i Laboratori Nazionali dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) del Gran Sasso per conto di IFSI-INAF, nel quadro di una collaborazione multipartner nell'esperimento LVD (Large Volume Detector) per la rivelazione di neutrini prodotti da collasso gravitazionale stellare". La nota conclude con parole che definiscono le attività del signor Giuliani di 'interesse personale': "Rispetto la presunta possibilità di previsione di terremoti non sono una ricerca INAF, ma vengono svolte dal Giuliani stesso per scopi personali al di fuori dell'orario di servizio per l'Istituto".


E tu, da che parte stai?

Quelli che hanno creduto a Giuliani si sono salvati!

Ora parla Giuliani





Alcuni commenti in Rete

"Qualcuno dice che anche se Bertolaso avesse preso in considerazione la segnalazione di Giuliani non ci sarebbe stato modo di far sfollare migliaia di persone. Male perché vuol dire che nell'Italia simisca e a rischio di catastrofi in 60 anni nessuno si è preso la briga di costruire una rete di protezione del territorio o un piano di edilizia antisismica. Vai a vedere in Giappone cosa hanno fatto. Da noi il Governo interviene sempre (e male) dopo la disgrazia.
E allora? dicono alcuni. E se anche si fosse saputo?
Allora si sarebbe dovuta applicare, secondo loro, la ricetta berlusconiana per la Crisi: Se non sai combatterla, negala?
Ma quel che colpisce è la supponenza di questi personaggi che sono esperti di niente ma che credono di pontificare su tutto, e possono farlo in virtù di poteri enormi che Berlusconi ha dato loro non si sa in virtù di che. Pensare che nelle mani di questa persona c'è il nostro territorio, la nostra salute, gli attacchi alla nostra vita che vengono da discariche e inceneritori e domani nucleare e che controllano persino il nostro patrimonio artistico unico al mondo (dopo aver conseguito i successi che sappiamo nelle discariche della Campania!) fa veramente rabbrividire!
Berlusconi vuole solo diminuire i vertici del controllo per avere pochissime persone da controllare lui più facilmente e vorrebbe annullare anche il Parlamento, mentre continua a tagliare i poteri delle Regioni, ma di questo passo pochi cortigiani di alto livello comanderanno su tutto prendendo ordini direttamente da Berlusconi, da un Berlusconi per di più su cui non esiste controllo alcuno. Siamo alla follia! Un tuttocrate monolitico e pure cretino che assomma su di se ogni poetere e distrugge ogni diritto e ogni democrazia!"

viviana v., Bologna 06.04.09 10:31


"Alla radio stamattina si diceva che molti si sono salvati perché hanno creduto a GIULANI e non al BUFFONE di bertolaso... a bertolasoooo uno scatto di umiltà: dimettitiiiii e vai affanculo in un altro paese!

tremomanoncrollo, da YouTube 06.04.09 17:14
.................................................................................................................



In molti dicono che Bertolaso è una brava persona. Noi non lo mettiamo in dubbio però affermiamo che: "da brava persona deve andare via e non mischiarsi con il PDL o PDM che dir si voglia. Se avesse avuto più coscienza, come minimo, avrebbe tenuto pronte le unità DPC che invece, almeno la maggior parte, sono partite stamattina da Roma (fonte TG1 delle 13,30) e, soprattutto non avrebbe dovuto liquidare l'allarme di Giuliani dicendo: «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedendo una punizione esemplare. "

Gruppo Civico Archimede

..................................................................................................................

"Maledetti politici, il parlamento deve crollare, il parlamento deve crollare, il parlamento deve crollare, il parlamento deve crollare, il parlamento deve crollare!"

welcomepato, da YouTube 06.04.09 11:38

Per gli psiconanoidi al governo, la nostra vita non vale niente

L´AQUILA:
IL TERREMOTO ERA STATO
PREVISTO UNA SETTIMANA FA



Effettuando una ricerca di notizie su questo fatto tragico si scopre che il terremoto era stato previsto con una settimana di anticipo.
Sul Corriere della Sera del primo aprile è stato pubblicato un articolo sulla paura procurata dalla notizia dell´imminente terremoto legata alle previsioni di Giampaolo Giuliani.
Questi i titoli del maggiore quotidiano nazionale: "Aveva previsto un evento «disastroso». «Prevedo un terremoto».

RISULTATO: Alle 3,30 di questa notte scossa distruttiva a L'Aquila, 13 morti accertati e vari dispersi, crolli ed ingenti danni.
Giuliani era stato denunciato per procurato allarme... ora Bertolaso, quello che la mondezza di Napoli se l'era portata a casa sua, in parlamento e ad Arcore per farla sparire, deve essere espulso dall'Europa.

Chieda asilo politico a Putin!


Giampaolo Giuliani
a capo della Protezione civile!!!


Questi i titoli del maggiore quotidiano nazionale: (velina dello psiconano):
"Aveva previsto un evento «disastroso». «Prevedo un terremoto».



Giampaolo Giuliani è un ricercatore, "scatena la psicosi tra l´Aquila e Sulmona. La profezia di Giampaolo Giuliani, tecnico che fa ricerca ai Laboratori del Gran Sasso provoca il panico".
Non bastasse lo sciame sismico che da metà febbraio ha trasformato questo angolo d´Abruzzo in una pista di rock and roll, con oltre 30 scosse di magnitudo superiori ai 2 gradi, scuole chiuse, malori, tetti pericolanti e gente sull´orlo di una crisi di nervi, a fare danni ci si è messo anche «il terremoto che non c´è»: o meglio, che sarebbe dovuto arrivare e per fortuna non c´è stato.
Annunciata con toni quasi profetici, Giampaolo Giuliani, tecnico che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso e che da anni sostiene di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l´arrivo degli eventi sismici, la notizia del terremoto, che nelle previsioni di Giuliani avrebbe dovuto essere «disastroso», ha scatenato tra domenica e lunedì una psicosi collettiva, che ha mandato in tilt Sulmona e dintorni. Tale il vespaio, da costringere ieri la commissione Grandi Rischi della Protezione civile a riunirsi in fretta e furia «per rassicurare la popolazione che non c´è alcun pericolo in corso» (come sempre fanno anche in caso di incidenti nucleari, sul "carbone pulito, sui termocancrovalorizzatori), che «la situazione è monitorata ora per ora» e che «non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un sisma». Con un diavolo per capello, il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si è scagliato contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedendo una punizione esemplare. E così è stato: Giuliani, che basa le sue previsioni sull´analisi di un gas (il Radon) sprigionato dalla crosta terrestre e che ha costruito enormi cubi in piombo per monitorare il suolo, ora si ritrova addosso una denuncia per procurato allarme.
«È stato terribile». Il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, ancora non si è ripreso. Domenica era a Roma, al congresso del Pdl. In mattinata, una scossa di magnitudo 4 aveva squassato il suo paese. «I vigili urbani — ha raccontato— mi hanno messo telefonicamente in contatto con questo signore (Giuliani, ndr.), che mi ha annunciato l´arrivo, da lì a poche ore, di un sisma devastante. Non sapevo che fare: far scattare il piano d´evacuazione o fare finta di niente?» (a casa pure lui!).
A Sulmona intanto tutti già sapevano. Ed è stato il panico: gente in strada con i materassi, parroci che hanno svuotato le chiese, famiglie radunate nelle palestre. Poi è passata la domenica. E pure il lunedì. La terra ha tremato ancora. Ma piccole scosse. Niente al confronto del «terremoto che non c´è».

Corriere della Sera, Francesco Alberti, 01 aprile 2009


Giampaolo Giuliani, tecnico di laboratorio presso l´INFN dei Laboratori del Gran Sasso, come Le è venuta l´idea di realizzare uno strumento in grado di prevedere le scosse sismiche? Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l´Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon... Così ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l´aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico.


Nel 2002, ad esempio, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di 1 solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L´Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell´evento stesso. Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, triangolando i dati ed i segnali di concentrazione del radon. 2 – Che cos´è il radon? E´ un gas nobile ed è il gas più pesante che esista. Non interagisce con altre sostanze, quindi esce dalla crosta terrestre e si stratifica fino a 10 centimetri da terra, essendo così pesante ed a causa della pressione atmosferica, non riesce ad alzarsi di più. E´ il killer delle cantine non areate in quanto se respirato in quantità elevate porta il cancro ai polmoni: l´atomo di radon ha una vita media di 3,8 giorni e nel suo decadimento produce due isotopi, il Piombo-214 ed il Bismuto-214, che decadendo beta rilasciano radiazione gamma. I gamma inalati si fissano ai polmoni, ai bronchi ed al pancreas annichilendo questi stessi organi!
Quando c´è un evento sismico, per esempio, la quantità di radon presente nei locali che ospitano gli strumenti è talmente alta da essere dannosa e sono costretto ad aspettare almeno un giorno per accedervi. 3 –Ci spiega la sua invenzione, la sua creatura? Che cos´è un Precursore sismico? E´ uno strumento in grado di rilevare il radon e di evidenziarne le modifiche di concentrazione. Il precursore sismico permette di monitorare i territori e, attraverso la variazione di concentrazione del radon, permette di prevedere un evento sismico con un anticipo variabile dalle 6 alle 24 ore e una efficienza maggiore dell´80%. Ora disponiamo di 5 stazioni che ci consentono di triangolare i dati ottenendo con precisione l´epicentro ed il grado sismico dell´evento. Attraverso questa macchina ho potuto studiare il comportamento del radon e conoscerne delle caratteristiche non note alla scienza ufficiale perché sprovvista della tecnologia da noi utilizzata. I 5 Precursori sismici si trovano a Coppito, nel Laboratorio del Gran Sasso (ospite dell´INFN), presso la scuola De Amicis, a Fagnano e a Pineto; sono tutti a più di 3 metri sotto terra e in corrispondenza di un evento sismico rilevano nello stesso momento, lo stesso segnale creando un grafico perfettamente sovrapponibile. 4 – Cosa ci può dire dello Sciame sismico che dal 16 gennaio scorso interessa la città e spaventa i suoi abitanti? Attraverso il Precursore sismico abbiamo potuto riscontrare, in questi 9 anni di studio, che il territorio di L´Aquila è interessato ogni anno nello stesso periodo da uno sciame sismico, non intenso e, per questo, in genere non percepito dalla popolazione.
Quest´anno questo sciame sismico è stato più intenso e con delle scosse più forti, che sono state rilevate dalla popolazione. Lo sciame non è un fenomeno preparatorio ad un evento sismico più rilevante, né ha correlazione con grandi piogge o nevicate, come ho sentito dire da molti. E´ un fenomeno normale per una zona come quella di L´Aquila. I dati ottenuti in questi 9 anni di studi, ci hanno consentito di rilevare un rischio sismico maggiore nel periodo invernale che va da novembre ad aprile. Senza voler banalizzare, ma per semplificare i concetti, posso aggiungere anche che l´attività sismica è strettamente correlata alle fasi lunari. In particolare quest´anno, il sistema Terra-Luna, si è venuto a trovare al Perielio (Punto più vicino al Sole, in Inverno) con la Luna nello stesso periodo alla minima distanza dalla Terra, e con il Pianeta Venere allineato, in fase di Venere piena anch´essa vicina. L´attrazione gravitazionale delle masse sulla Terra hanno intensificato l´effetto marea sul nostro pianeta, rendendo gli eventi sismici più rilevanti, rispetto agli altri sciami, cui siamo stati interessati negli anni precedenti. Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo. 5 – Come si pone la scienza ufficiale nei riguardi della sua invenzione? Mi osserva con interesse … una parte mi da fiducia, come dimostra anche il Direttore dell´INFN che mi ha messo a disposizione un locale per ospitare uno dei 5 Precursori sismici; una parte è un po´ più cauta e scettica. Nel 2005 ho tenuto un seminario presso l´INFN a cui hanno partecipato quasi 100 scienziati, alcuni esperti di geofisica altri di particelle cosmiche. In quella occasione ho presentato il rivelatore di radon, ho rivelato i dati che dimostrano l´efficienza dello strumento ed ho dimostrato la correlazione tra l´allarme generato dal Precursore e l´evento sismico.








venerdì 3 aprile 2009

La "benedetta irrequietezza" della "transizione"

Affidiamo a questi due video ogni nostro commento alla triste realtà del nostro paese.
Quello più grande rappresentato perfettamente dalle psiconanerie e quello più piccolo, il nostro, dove diventa un evento la visita di Storace.

BENEDETTA IRREQUIETEZZA




CONFERENZA SULLE CITTA' DI TRANSIZIONE