martedì 23 febbraio 2010

Minchiate per minchioni

Berlusconi il pubblicitario


Berlusconi ha annusato, dato che lui un certo fiuto ce l’ha e soprattutto una capacità pubblicitaria ce l’ha, visto che quello è sempre stato il suo mestiere, abbia colto il clima che c’è nel paese, un clima frizzante, le avete viste le immagini delle contestazioni dei politici, politici che sono costretti a rifugiarsi in una libreria con la gente de L’Aquila che va a ricordargli le promesse, poi è capitato al povero Ghedini e alla povera Bongiorno, bisognava ovviamente occuparsi del principale perché sicuramente non sono né Ghedini né la Bongiorno che hanno voce in capitolo, fanno quello che dicono i rispettivi leader, Berlusconi e Fini, però è significativo questo clima e Berlusconi che ha fiuto, ha capito che bisogna dare dei segnali, sono segnali che naturalmente ciascuno può dare secondo le proprie possibilità se Berlusconi davvero facesse le liste pulite gli si svuota il partito all’istante.
L’altro giorno c’era un articolo, del Foglio di Giuliano Ferrara “La rivolta dei deputati del Pdl contro la norma che diprietrifica le liste, moralizzare e punire, sgomento per iniziativa del governo che renderebbe ineleggibili gli inquisiti, è lo stesso tragico errore di Craxi”. Per la verità Craxi è scappato, quindi non si capisce bene il parallelo, ma sono talmente terrorizzati... (anche Ferrara ha un certo naso) dall’idea che i rinviati a giudizio e i condannati non possano fare politica che giustamente il Foglio scrive “Sgomento nel Popolo delle Libertà” guardate che lo sgomento precede di pochi istanti la fuga, è tutto da ridere, come le norme anticorruzione, avete visto che erano state commissionate a Ghedini e a Alfano. Berlusconi gli aveva detto: fatemi una legge anticorruzione. Quelli l’hanno guardato, gli hanno chiesto di ripeterlo 3 o 4 volte perché all’inizio a furia di sentire “fammi una norma pro corruzione” a forza dell’abitudine pensavano di dover fare la solita legge… invece lui ha detto “no, questa volta non transigo, ne voglio una "anti" perché c’è un certo clima, la gente è incazzata, i nostri si stanno facendo prendere ormai con le tangenti nelle mutande, quindi provate a farne una anti, così per cambiare un po’” e loro ci hanno provato poveretti, avete visto con quale dedizione si sono applicati. Hanno queste borse sotto gli occhi, sono sempre più emaciati, curvi, perché sono lì che studiano, moltiplicano, dividono, applicano formule matematiche perché devono fare una legge anticorruzione che non porti all’arresto immediato di Berlusconi, quindi è una cosa difficilissima, devono stare attenti.
Poi hanno partorito un abortino, un testicolino che hanno portato in Consiglio dei Ministri, che ha fatto ridere perfino Berlusconi perché la norma anticorruzione prevedeva che il reato di corruzione in atti giudiziari, quando ti compri un giudice o un testimone che è uno dei reati tipici della famiglia (vedi caso Sme, caso Mondadori, caso Mills) sono tutte corruzioni giudiziarie, di giudici o testimoni, quel reato per il quale Berlusconi e Mills sono ancora imputati, Mills è in Cassazione e Berlusconi in primo grado, che oggi è punito con una pena massimo fino a 8 anni, sarebbe sceso a una pena massima di 6.


Guardate che è spettacolare: in una norma anticorruzione il reato più grave della corruzione, quando ti compri direttamente il giudice per ottenere una sentenza ingiusta a tuo favore e quindi provocare un danno ingiusto alla persona che ha ragione e a cui verrà dato torto perché devono dare ragione a te che hai torto... per quel reato diminuivano la pena, in una legge anticorruzione, pensate se facevano una legge procurruzione cosa veniva fuori!
Per cui è venuto da ridere anche a Berlusconi e hanno rinviato sine die la norma.
E’ bene citarla questa cosa perché se anche Berlusconi parla di norme anticorruzione di liste pulite, vuole dire che la situazione è veramente oltre il livello di guardia e a furia di ripetere che non c’è una nuota Tangentopoli, lo capiranno tutti che c’è una nuova Tangentopoli, altrimenti perché lo ripetono?
E’ come quando dicevano: non c’è nessuna crisi, non bisogna parlare di crisi finanziaria, perché altrimenti la gente pensa che ci sia la crisi finanziaria, diffondiamo ottimismo, i disoccupati non sono disoccupati, è disoccupazione percepita, i poveri non sono poveri, è povertà percepita, sono loro che si percepiscono senza lavoro, ma in realtà hanno ancora un lavoro e sono pieni di soldi, solo che non li trovano.

M. Travaglio