venerdì 27 novembre 2009

Ma in che mani ci siamo messi?

La Guerra Civile del generale abbandonato
di Carlo Tecce


Dentro le stanze c'è l'odore di chi vi abita. E all'ufficio di presidenza del Pdl, una sorta di plastico dove c'è un gruppo di persone/figuranti e un solo pensiero, Silvio Berlusconi ha evocato una persecuzione giudiziaria che porta il paese sull'orlo di una guerra civile.
L'ufficio stampa del Pdl ha smentito. Il presidente del Consiglio era più nervoso del solito, rosso sul viso ricoperto dal trucco. Il secondo tempo di uno sfogo degno del marchio di fabbrica, e quindi pericoloso e allarmante, è bofonchiato ai microfoni come parole in fiore: “I pm vogliono far cadere il governo. Avanti con il processo breve. Basta trasmissioni che fanno guerra al governo”. E poi: riforma della Costituzione per recuperare il Lodo Alfano bocciato.
Più che una guerra civile, la guerra è contro il paese. Domanda retorica: sapete chi è il generale delle truppe libertine?

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E' seguita una decisa presa di posizione del vigile morfeo. Chissà se ha redarguito anche lo psiconano! Forse no... c'è il rischio che salti l'accordo-inciucio con il PDmenoL di BersanDalemViolant!




Ah... Sandro Pertini!