venerdì 13 marzo 2009

Le parole di Fini e i "trecartisti"



Non passa giorno che l'ex leader dell'Msi e prossima ex guida di Alleanza Nazionale, che si scioglierà nel Pdl, non manifesti idee, non solo in contrasto con Berlusconi, ma addirittura bollate come "comuniste".
Lui tira dritto dicendo a Porta a Porta: "Le mie opinioni? Se talvolta queste vengono etichettate come di sinistra io non ci trovo nulla di male".
Fini si pronuncia contrario all'emendamento della Lega che obbliga i medici a denunciare i pazienti clandestini. "Una norma che non mi convince. - così la descrive Fini - Il medico ha il dovere di curare le persone, non di chiedere i documenti. Per questo ci sono polizia e carabinieri".
"Ragioniamo prima di dar vita a provvedimenti che possono ledere il diritto della persona. - continua - Nei confronti del clandestino bisogna ricordare che è sempre una persona umana. Il rispetto della dignità viene prima di qualsiasi connotazione. Prima è un uomo.
Se le norme ledono i diritti della persona sono immorali e ingiuste". Anche se precisa che "questo non ha nulla a che vedere con la regolamentazione dell'immigrazione" e che "la sicurezza è un bene primario", il presidente della Camera dice: "Se si crea una sorta di pregiudizio nei confronti dell'altro questo è un momento molto brutto per l'Italia. Dobbiamo stare attenti a non dare vita a provvedimenti che possano portare a ledere i diritti umani".



Aumentano la polemica le parole di pochi giorni fa di Donna Assunta, vedova del suo padrino politico Giorgio Almirante: "Fini è ormai maturo per dirigere il Partito Democratico. Parla da comunista, fa il comunista, forse riuscirebbe a risollevare o ad affossare definitivamente quel partito. Certo è che parla da uomo di sinistra tradendo il suo elettorato".
Se le parole di Fini sono condivisibile da qualsiasi persona civile, altrettanto, non è corretto definirle di "sinistra" o addirittura da "comunista".
Alzare questi polveroni mediatici fa parte dei soliti giochini-ini-ini della paritocrazia per lanciare le solite sfide "spacca-italia", deprimenti per le persone (civili) e per il paese che certo non sta attraversando un buon momento. Molto probabilmente si tratta dei periodici tentativi di AN di contrapporsi al rosicchiamento di voti da parte della Lega e per "rintuzzare" lo psiconano oramai sempre più in delirio (in stile putiniano) di onnipotenza. Non ultimo il problema della fusione tra Forza Italia (dove i soldi ce l'ha il cavaliere) e AN (dove i soldi ce l'ha il partito) e quindi le quote politiche di 70 e 30 sono , tuttora, un grosso ostacolo che continua a far slittare la fusione stessa.
E' squallido il tentativo di far passare chiunque tenti (il caso Mentana è allarmante) di contrapporsi al quotidiano stravolgimento del vivere civile e della Costituzione come "comunista"; che, dal punto di vista comunicativo, equivale, in questo momento politico, alla figura del "perdente".
Se, ahi noi, questi nostri politici parlano dalla fossa che si stanno scavando, che dire di Donna Assunta... forse fa giungere la sua voce sino a noi direttamente dall'Eocene luteziano.
Speriamo che i credenti di alleanza nazionale non se la prendano a male dell'offesa ricevuta: siamo convinti che esistono "aennini", così come "ladestrini", "blocchini" ecc. ecc. che, condividendo, anche se solo in parte, le parole di Fini non sopportano di essere chiamati "comunisti". Così come sicuramente esistono "piddini", "sinistrini", comunistini" ecc. ecc. che, pur non sopportando il politico Fini, condividono il pensiero che ha espresso.
Anche se tutto questo sembra concorrere ulteriormente all'"inizio della fine", vogliamo essere ottimisti: le persone (quelle ancora cerebralmente vive) stanno, sempre più, prendendo coscienza che così non si va più da nessuna parte, se non nel baratro della neo-plutocrazia.

"Destra e sinistra" sono concetti/personaggi che sono serviti alla partitocrazia per difendere i
propri abusi e privilegi; un po' come i compari dei "trecartisti" che collaborano ad arte per turlupinare lo sprovveduto di turno.



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