mercoledì 11 marzo 2009

Eh, sì! Ci sono anche i "bambini soldato"

Congo, i guerriglieri liberano 85 bambini soldato
L'Unicef chiede anche il rilascio di tutti i bambini impegnati nei gruppi armati del Paese


Il gruppo armato Mayi Mayi della regione Nord Kivu ha rilasciato 85 bambini soldato, tutti tra i i sette e i diciasette anni, di cui cinque sono bambine.
L'Unicef, insieme ad altre organizzazioni che operano sul territorio, sta fornendo protezione e percorsi di recupero per il ricongiungimento dei bambini con le proprie famiglie.
Altri gruppi armati del Nord Kivu hanno dichiarato il rilascio di tutti i bambini soldato impegnati nelle loro truppe. L'Unicef auspica che alle dichiarazioni seguano accordi scritti in base ai quali sarebbe possibile il rilascio di circa 1500 bambini soldato.

Sono circa 3000 i bambini tra i 6 e 16 anni, che vengono impegnati in 24 conflitti armati, contro ogni dettato della Convenzione di Ginevra.
L'Italia, sia come principale donatore dell'Unicef, sia come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza ONU, negli ultimi anni ha svolto un ruolo importante per la difesa dei diritti all'infanzia.
Numerosi progetti sono stati infatti promossi a favore dei bambini soldato nei Paesi dell'Africa occidentale, in Sierra Leone, Niger, Liberia, Senegal, Mali e Colombia, sotto l'azione della Rappresentanza italiana all'ONU e la Cooperazione italiana.

La liberazione degli 85 bambini, rappresenta indirettamente il risultato dell'azione internazionale che si adopera a favore dei diritti all'infanzia.

Pasquale La Torre