domenica 4 aprile 2010

2010: Pasqua di lutto


Civitavecchia, esplosione in centrale Enel:
muore un operaio, tre colleghi intossicati


Un operaio di 34 anni, Sergio Capitani, di Tarquinia, è morto per un incidente all'interno della centrale Enel a carbone di Torrevaldaliga Nord, a Civitavecchia, nel polo industriale della città. Altri tre sono rimasti intossicati dopo essere stati investiti da un getto di ammoniaca a causa di un guasto. Tre di loro (compresa la vittima) lavorano per una ditta esterna, la Guerrucci, mentre uno è un assistente dell'Enel.
L'incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno nell'area dell'impianto dove viene stoccata l'ammoniaca utilizzata per abbassare le emissioni del monossido di azoto che si sviluppo durante il processo produttivo. I quattro operai stavano lavorando, su un ponteggio a 15 metri altezza, su una condotta a pressione (contenente acqua e ammoniaca) per il raffreddamento dell'impianto.
Sergio Capitani è morto per le gravissime ferite riportate dopo essere stato colpito in pieno dal tubo della condotta dell'ammoniaca. Secondo le prime ricostruzioni dell'incidente, su cui indagano i carabinieri, l'esplosione sarebbe stata causata dalla forte pressione che ha spaccato il tubo, contenente acqua e ammoniaca per il raffreddamento dell'impianto (tubo del diametro di 50-60 centimetri). Il tubo, come una gigantesca frusta, si sarebbe abbattuto su Capitani, mentre gli altri tre sono rimasti intossicati dalla fuoriuscita della sostanza.
Dopo l'incidente, Capitani aveva subìto un arresto cardiaco. Il personale del 118 aveva proceduto con la defibrillazione, poi l'uomo era stato caricato sull'elicottero per il trasporto in ospedale a Roma. Ma non appena il mezzo si è alzato in volo l'operaio è andato nuovamente in arresto. Le ulteriori operazioni di rianimazione non hanno sortito effetti.
Erano tutti a lavoro in quota per chiudere con una valvola un tubo diportato di ammoniaca. Qualcosa però sembra non aver funzionato. Il tubo è esploso e la vittima si trovava proprio davanti alla valvola al momento dell'esplosione che lo ha colpito in pieno.


Ancora una volta,
questa volta alla vigilia di Pasqua,
un operaio si è recato a lavoro
per sostenere la propria famiglia
e farà rientro in casa in bara.

La neopresidente della Regione Lazio ed ex leader dell'Ugl, Renata Polverini, ha detto che «così come ho fatto nella mia vita da sindacalista il mio impegno per garantire la sicurezza sul lavoro sarà costante perchè queste cose non succedano mai più».

Ricordatevi in futuro
questo impegno preso
dalla Poverini!
Intanto noi questa Pasqua
non la festeggiamo perché

NON C'E' PROPRIO
NULLA DA
FESTEGGIARE!

Non ci sentiamo così idioti e cinici!